A TENERLO A BATTESIMO IL COORDINATORE DELLE NAZIONALI, DAVIDE CASSANI E L’EX PROFESSIONISTA MATTEO TOSATTO
Badoere di Morgano (Treviso)
Tutto è pronto per la 51^ edizione del Gran Premio di Badoere, la prestigiosa gara riservata agli juniores in programma venerdì primo maggio nella cittadina trevigiana famosa per la sua rotonda. La manifestazione è stata presentata in occasione di un incontro svoltosi nell’Auditorium della Scuola Primaria “Guglielmo Marconi” alla presenza dei dirigenti della Federazione Ciclistica Italiana e delle autorità.
A tenere a battesimo la competizione, che può vantare un albo d’oro di prestigio, il coordinatore delle squadre nazionali, Davide Cassani e l’ex professionista e beniamino di casa, Matteo Tosatto. Insieme a loro il sindaco di Morgano, Daniele Rostirolla, il consigliere Federale, Bruno Battistella, i responsabili del ciclismo del Veneto, Igino Michieletto, dell’Alto Adige Sudtirol, Nino Lazzarotto e di quello di Treviso, Giorgio Dal Bò.
E’ stata una serata completamente dedicata allo sport del pedale quella organizzata dall’Amministrazione Comunale con la collaborazione dell’Unione Cicloturistica Montebelluna, guidata da GIanni Zanatta, dal Gruppo Sportivo Badoere e la collaborazione tecnica del Centro Sportivo Libertas Scorzè, durante la quale si è svolta la prima riunione della Commissione del Premio Rotonda di Badoere – il riconoscimento a carattere nazionale e triveneto che a fine anno viene assegnato ai direttori sportivi meritevoli che quest’anno festeggia la 25^ edizione – composta da tecnici e giornalisti.
“Qui c’è gente che si adopera per mantenere viva la nostra passione – ha sottolineato nel suo intervento Davide Cassani – e noi rappresentiamo gli ambasciatori e quelli che devono aiutare a far crescere i nostri giovani”. In merito a i risultati ottenuti nell’ultimo periodo dalle nazionali il Ct ha precisato che: “Le cose stanno andato discretamente bene e il ranking mondiale vede l’Italia al primo posto grazie alle prestazioni offerte da Vincenzo Nibali e da Elia Viviani. Se guardiamo in giro vediamo che a guidare i club stranieri che sono ai primi posti delle graduatorie ci sono molti direttori sportivi italiani e questo la dice lunga. L’Italia ha investito e continuerà ad investire molto nei giovani e lo si intuisce dal loro inserimento nelle grandi corse internazionali. E’ un ciclismo vivo che, nonostante le difficoltà, continua ad essere un importante punto di riferimento”.
Ad illustrare il percorso della gara, di 120 km, è stato lo stesso Igino Michieletto che ha precisato che rispetto a quello dell’edizione 2017 è stato rinnovato ed è diventato molto tecnico in quanto sono stati eliminati gli sterrati. Un tracciato che creerà selezione e renderà la corsa spettacolare.
Ringraziamenti sono stati rivolti agli organizzatori da Bruno Battistella in quanto, ha detto, “riescono a mantenere viva una tradizione che coincide con la promozione della Mostra dell’Asparago di Badoere IGP ma anche il ricordo di chi l’ha promossa. Un grande ringraziamento lo rivolgo a loro, alle forze dell’ordine e a quelle persone che in silenzio e con umiltà fanno molto per il nostro sport”.
“A Badoere mi ritengo di casa – ha rilevato dal canto suo Nino Lazzarotto – ed è con grande orgoglio che tengo a precisare che faccio parte della Commissione del Premio Rotonda di Badoere dalla sua nascita. Un gruppo che ha sempre operato in perfetta armonia e che guarda con attenzione a quanti si adoperano per il bene dei nostri ragazzi”.
“Dopo i festeggiamenti per il cinquantenario della corsa legata al Gran Premio di Badoere – ha sottolineato Daniele Rostirolla, dopo aver rivolto il benvenuto agli ospiti – mi auguro possa proseguire per altri 50 anni. L’augurio è che sia per tutti un meraviglioso momento per ritrovarci in tanti e condividere un grande momento di socialità e di sport”.
La serie degli interventi è proseguita con Matteo Tosatto che dopo aver evidenziato la grande attrazione per l’evento da parte della propria famiglia, che vive a pochi chilometri di distanza da Badoere di Morgano, ha sottolineato che: “Dopo una vita in bici avevo voglia di staccare di stare più vicino alla mia famiglia. Si è presentata l’opportunità offerta dalla Sky e l’ho presa al volo. Ora il mio compito, grazie all’esperienza maturata dopo tanti anni, è quello di entrare nella testa dei corridori e farli andare d’accordo”. “A Badoere c’è un gruppo storico composto da tante persone generose – ha concluso – e la loro principale regola è quella di lavorare insieme e sono loro che danno la vita al ciclismo”.
“Il mio pensiero e il mio grazie – ha osservato Dal Bò – va anche agli amici che lo hanno visto nascere e tra loro Roberto Voltan, Orlando Guerra, Franco Righetto e Gino Gallinaro”.
La serata è stata conclusa dal saluto portato dal giovanissimo professionista della Bardiani-CSF, Paolo Simion, reduce dalla sua prima vittoria nella massima categoria al Giro della Croazia. Lo stesso atleta ha tenuto a precisare che in passato, da junior, era riuscito a vincere, “con grande soddisfazione”, il Gran Premio di Badoere.
Servizio e foto di Francesco Coppola