Quella di sabato 16 febbraio sarà una data del tutto particolare per il campione olimpico padovano della pista e del tandem, Sergio Bianchetto, perché festeggerà l’80° compleanno. Una data importantissima per il vulcanico velocista di Torre di Ponte di Brenta (Padova) che da alcuni anni si è trasferito con la famiglia in Spagna e che segue con grande attenzione tutti gli eventi legati al mondo dello sport del pedale. Come è noto Sergio Bianchetto, che è stato tra i promotori del Prestigio d’Oro Alè Ride in Colors, il celeberrimo Challenge riservato ai corridori e ai loro direttori sportivi ideato dal mitico Agostino Contin e giunto alla 24^ edizione, sarà festeggiato dagli amici durante la presentazione del Circuito che è stata programmata per mercoledì 20 marzo al Castello di Bevilacqua, in provincia di Verona e in quello che da anni è diventato il tempio del ciclismo scaligero. Circuito che assegnerà anche i Gran Premi Direttori Sportivi Feltre Traslochi e Maglificio Antonella Club 88. Alla cerimonia parteciperanno, tra gli altri, uno degli allievi prediletti di Sergio Bianchetto, il campione olimpico Silvio Martinello e il commissario tecnico della nazionale juniores Rino De Candido.
Bianchetto, che è stato professionista dal 1965 al 1970 ed è stato tecnico della nazionale italiana ma anche responsabile del settore pista del Veneto e maestro di tanti campioni, si è formato alla quella scuola di vita e di sport quale è la Ciclisti Padovani (1956-1964) cominciando le prime pedalate con l’Uisp Stella di Padova (1954-1955). Sergio tra i professionisti nel 1965 ha difeso i colori della F.B.E., nel 1966 quelli della Termozeta F.B.E., nel 1967 della Ferretti, nel 1968 e 1969 della Vittadello e 1970 della Salamini Comet.
E’ stato campione olimpico del tandem a Roma nel 1960 in coppia con Giuseppe Beghetto e a Tokyo nel 1964 insieme ad Angelo Damiano. E’ stato campione nazionale della stessa specialità nel 1958 con Sante Gaiardoni, nel 1961 e 1962 con Beghetto e nel 1963 con Damiano. Tra i titoli conquistati anche quello iridato della velocità dilettanti nel 1961 e 1962; mentre nel 1963 si piazzò secondo alle spalle di Patrick Sercù. Da rilevare che alle Olimpiadi di Tokyo vinse la medaglia d’argento nella velocità dietro Giovanni Pettenella. Fu campione italiano nel 1963 delle specialità velocità e chilometro e nella velocità professionisti nel 1966. E’ stato allenatore a Monaco e commissario tecnico nel 1984 a Los Angeles, nel 1988 a Seul e nel 1992 a Barcellona (settore paralimpico) e nel 2000 a Sydney Team Manager.
Nel 2016 gli è stato dedicato il libro dal titolo “Sergio Bianchetto – Una vita in Pista”, con prefazione di Beppe Conti, Opera stupenda che analizza i momenti della vita sportiva e che si conclude con la dedica dello stesso campione ai giovani che intraprendono uno sport e nella quale è riportato: “A conclusione vorrei ancora essere utile al Ciclismo visto che con gli anni la malattia diventa inguaribile. La mia guarigione è restare più tempo possibile nello sport che ho amato per tanti anni. Questo mio libro vuole essere un modo per far conoscere ai giovani come può cambiare la vita il praticare uno sport di qualsiasi disciplina, la passione, la volontà, la grinta, la motivazione, la voglia di diventare importante senza mai mollare malgrado le difficoltà. Questo serve ad ottenere grandi risultati e se non si raggiungono, avere la consapevolezza di aver fatto il meglio di te stesso senza rimpiangere nulla. Ai giovani che intraprendono uno sport, buona fortuna”.
Tra le Onorificenze ricevute quella di Cavaliere al Merito della Repubblica (1960); Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica, Atleta dell’Anno Città di Padova e Medaglia d’Oro Città di Ferrara (1964); Gallo Cedrone Città di Lugagnano (1965); San Silvestro d’Oro (1988 e 1989); Primo Ranking Mondiale Velocisti Italiani di tutti i tempi vel., dilettanti, Primo Ranking Olimpico Velocisti Italiani di tutti i tempi, Trofeo Accpi, Premio Gazzetta, Premio Fausto Coppi, Gran Premio Caccivio d’Oro, Premio Anvi, Premio Corridori Veronesi, Premio Sport Service e 100 Anni del Coni (1989) e Collare d’Oro al Merito Sportivo (2015).
Proprio in onore alle imprese realizzate dal campione padovano il Velodromo Pier Giovanni Mecchia di Portogruaro (Venezia) gli dedicò negli anni scorsi la “curva di lancio”.
Per i suoi magnifici 80 anni tanti auguri dagli amici del ciclismo.
Francesco Coppola