Verona

Cosmobike, la rassegna dedicata al ciclismo programmata a Veronafiere, è stata l’occasione sabato mattina per presentare ufficialmente le quattro tappe che coinvolgeranno interamente o in parte il Veneto, sia in partenza che all’arrivo, al prossimo Giro d’Italia, giunto alla 102^ edizione. La manifestazione, già ufficializzata lo scorso novembre, ha inteso presentate nei dettagli il progetto con Elisa De Berti, l’Assessore ai Lavori Pubblici, Infrastrutture e Trasporti della Regione del Veneto, il Sindaco di Verona, Federico Sboarina, il Presidente di Veronafiere, Maurizio Danese insieme al Direttore Generale dell’Ente, Giovanni Mantovani, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di RCS Sport, Paolo Bellino, il Direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni e i rappresentanti delle varie Amministrazioni Comunali che ospiteranno l’attesissimo evento.

  Le frazioni che coinvolgeranno il Veneto sono la Valdaora/Olang-Santa Maria di Sala (Venezia) giovedì 30 maggio e la Treviso-San Martino di Castrozza del giorno seguente. Le due tappe che chiuderanno la Corsa Rosa saranno la Feltre-Croce d’Aune-Monte Avena (partenza e arrivo nella provincia di Belluno) di sabato 1 giugno e la cronometro individuale di Verona con finale all’interno dell’Arena di Verona dove sarà incoronato il vincitore.

  Ospiti d’onore dell’evento sono stati, tra gli altri, i tre vincitori del Giro che proprio a Verona hanno coronato il loro sogno: Giovanni Battaglin (nel 1981), Francesco Moser (1984) e Ivan Basso (2010). Per il 13° anno consecutivo qiomdo ci sarà almeno un arrivo di tappa in Veneto. Con l’edizione del 2019 la regione porterà a 285 le sue presenze tra partenze e arrivi di tappa.

  “Grandi montagne sulla Feltre Croce d’Aune-Monte Avena e sulla Treviso-San Martino di Castrozza – ha sottolineato con un messaggio Luca Zaia, Presidente Regione del Veneto, impossibilitato a partecipare – quasi ad evocare la candidatura di Milano-Cortina alle Olimpiadi Invernali del 2026. Una super tappa per velocisti da Valdaora a Santa Maria di Sala. Quindici chilometri di fuoco a cronometro tutti a Verona, in un grande e spettacolare finale con un ritmo da Marcia Trionfale dell’Aida nel magico scenario dell’Arena. Il Veneto ha già tinto di rosa le sue città e le sue strade, e aspetta con il solito entusiasmo il Giro d’Italia 2019, che ringrazio per esserci anche quest’anno a nome delle centinaia di migliaia di praticanti e di tutti gli appassionati della regione più sportiva d’Italia”. “Santa Maria di Sala, Feltre, la Treviso dell’indimenticato Nani Pinarello, la Verona del veronesissimo campione Elia Viviani – proseguiva il messaggio – sono pronte a organizzare tutto per bene: saranno quattro feste del ciclismo, della passione, dello sport legato a territori bellissimi, a storia, cultura, enogastronomia. Le città venete saranno come il ‘treno’ di una grande squadra che guida il suo velocista negli ultimi chilometri, e di questa squadra Verona, con il fascino di Romeo e Giulietta e con l’Arena, sarà il capitano, ospitando gli ultimi 15 chilometri, quelli dove sbagliare non si può, perché dietro l’arrivo c’è la Maglia Rosa definitiva. Grazie di esserci al Giro, grazie alla Gazzetta e a un’organizzazione che fa scuola nel mondo, grazie a squadre, atleti e comitati locali. Grazie allo sport, uno dei sorrisi della vita”.

  Dal canto suo il sindaco di Verona, Federico Sboarina, ha precisato che: “Il Giro d’Italia è un evento sportivo che porto nel cuore. Ero infatti Assessore allo Sport nel 2010, l’ultima volta che il Giro scelse Verona per la tappa finale, con la vittoria del campione Ivan Basso. Oggi, da Sindaco, sono orgoglioso di vivere nuovamente la grande esperienza e fare in modo che Verona accolga al meglio la Corsa Rosa. La nostra città e il suo anfiteatro hanno visto il trionfo di Francesco Moser, che proprio qui ha vinto il suo primo e unico Giro d’Italia. Era il 1984. Oggi come allora, l’Arena festante per l’arrivo dei ciclisti è un’immagine che resta indelebile nella memoria. Il conto alla rovescia è iniziato, ci apprestiamo a vivere un evento davvero unico dal punto di vista sportivo, oltre che un’occasione per confermare la vocazione internazionale della nostra città”.

  A rappresentare Veronafiere, il Presidente Maurizio Danese ed il Direttore Generale, Giovanni Mantovani, che hanno sottolineato che: “Veronafiere può definirsi a buon diritto capitale italiana della bicicletta che trova ampia declinazione con il nuovo progetto Cosmobike Show, festival della due ruote a pedali ed ouverture della stagione ciclistica che insieme ai suoi protagonisti include tutti gli aspetti della passione, e con la tappa finale del Giro d’Italia che partirà proprio dalla Fiera per terminare nell’Arena di Verona, straordinario palcoscenico internazionale per questo meraviglioso sport”.

  Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RCS Sport, ha sottolineato che il Giro d’Italia è per il gruppo RCS un evento in continua crescita e che, ha detto, “vogliamo sviluppare anno dopo anno. Veneto per il ciclismo vuol dire alta fedeltà alla Corsa Rosa ed eccellenza internazionale. Tanti dei nostri partner vengono da questa regione che da sempre dà lustro al nostro Paese”. “Anche quest’anno – ha concluso – avremo quasi 200 televisioni collegate nei cinque continenti che ci permetteranno di raggiungere una audience potenziale di oltre 800 milioni di persone. Verranno trasmesse immagini di altissima qualità, focalizzate sia sulla parte sportiva che su quella paesaggistica, artistica e culturale che sono le eccellenze d’Italia”.

  Nel suo intervento il Direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni, ha evidenziato lo straordinario rapporto esistente tra la Corsa Rosa e il Veneto che “è storico e risale agli albori del Giro, esattamente il 19 maggio 1912. Tantissime tappe (285 tra partenze e arrivi) da allora si sono disputate in questa splendida Regione. Quest’anno, in particolare, il Veneto sarà il giudice ultimo della 102^ edizione con l’arrivo per velocisti a Santa Maria di Sala e la ripartenza il giorno seguente da Treviso. Le ultime due frazioni della corsa incoroneranno il vincitore, colui che alzerà al cielo il Trofeo senza Fine. La Feltre – Croce d’Aune-Monte Avena sarà l’ultimo appello per gli scalatori mentre, il giorno seguente, nello splendido scenario di Verona e della sua Arena, la cronometro individuale darà il verdetto finale. Sono certo che sarà una grande festa dello sport e del ciclismo in particolare, nella Regione che ha il numero di appassionati e praticanti più alto d’Italia”.

Francesco Coppola

Le foto sono di LaPresse