Padova

Ciclismo veneto ancora sulla cresta dell’onda. Ad evidenziarlo questa volta sono state due componenti la Commissione Giudici di Gara appartenenti alla regione Veneto. Si tratta della padovana di Casalserugo, Chiara Compagnin e della trevigiana di Cappella Maggiore, Michela Vidori che sono diventate Commissarie Internazionali Uci al termine di importanti ed impegnative prove, prima teoriche e poi pratiche, svoltesi nei giorni scorsi. A renderlo noto è stata la Commissione Nazionale Giudici di Gara presieduta da Antonio Michele Pagliara, che ha rivolto loro il plauso e le congratulazioni per il brillante conseguimento della qualifica di Commissario Internazionale Uci.

 La trevigiana, che l’ha ottenuta per il settore Mountain-Bike l’aveva conseguita al termine della prova pratica svoltasi in occasione dell'”International Mtb Bundesliga” a Freudenstadt, in Germania, lo scorso 21 e 22 Settembre; mente la padovana ha ottenuto la qualifica di Commissario Internazionale Uci Pista dopo quella pratica programmata in occasione della “Quattro Giorni di Ginevra” (Svizzera) dal 21 al 24 Novembre. Le comunicazioni del presidente Antonio Pagliara si concludono con i “Complimenti vivissimi” a Michela e a Chiara “per i prestigiosi traguardi e gli auguri per un futuro sempre ricco di soddisfazioni”.

 Orgoglio e grande soddisfazione sono stati espressi dal presidente della Commissione Giudici di Gara del Veneto, Sandro Checchin, che ha tenuto a precisare e ricordare il grande lavoro svolto dallo stesso Pagliara che le ha seguite, le ha fatto scuola e si è dato un gran da fare. “Il grosso lavoro se lo sono sobbarcati loro – ha detto Sandro Checchin – . Il 2019 è terminato con due grandissimi ‘botti’ e Michela e Chiara saranno festeggiate in occasione del Convegno Tecnico Regionale del Veneto che è stato organizzato per domenica 16 febbraio prossimo”.

 “Mi hanno sempre detto che la pista o si ama o si odia – ha postato con soddisfazione Chiara Compagnin dopo l’ufficializzazione della notizia- . Beh, io so con precisione quando mi sono innamorata della pista. Era il 13 giugno 2003, nel giorno del Patrono la Città di Padova (Sant’Antonio) che celebra il suo Grande Campione ed io, appena diventata giudice regionale, sono andata a vedere la gara a lui dedicata e che si disputava nella stessa giornata: nel preciso istante in cui Federica (la collega rodigina Guarniero in servizio insieme a lei per l’occasione n.d.r.) mi ha dato in mano un modulo e una penna io ho capito”. “Di anni ne sono passati – ha concluso – ed oggi sono diventata Commissario Internazionale della Pista. Devo dire un grazie enorme a chi, a partire da quel 13 giugno 2003, mi ha insegnato molte cose e mi ha accompagnata lungo il percorso che mi ha portata a raggiungere questo traguardo. Ora, emozionata e soddisfatta, sono pronta per vivere le prossime avventure che mi riserverà il futuro”.

 “È proprio il caso di dire ‘quando l’allieva supera il maestro’ – ha precisato dal canto suo con un post Federica Guarniero – . Orgogliosa del tuo traguardo. Tutto stra meritato. Ora comincia il bello… in bocca al lupo”.

Francesco Coppola