Cittadella (Padova)
“La salita della Rosina è bella e pedalabile, dura qualche minuto ma è sfidante doverla affrontare molte volte”. A rilevarlo, con un pizzico d’orgoglio, è stato il campione olimpico Elia Viviani al termine dell’interessante test svolto sul percorso che ospiterà la prova in linea ai prossimi Campionati Italiani riservati ai professionisti e che si svolgeranno tra Bassano del Grappa (Vicenza) e Cittadella (Padova) il 21 e 23 agosto prossimo. Il corridore veronese, che è stato anche campione italiano su strada nel 2018, è stato accolto nella sala stampa della sede di Jonny Mole Design a Cittadella ed ha subito definito il percorso “imprevedibile”, perché a fare da spartiacque, come ha sottolineato, sarà il Muro della Tisa, quel tratto di pavé in Veneto che ha già impressionato Alessandro De Marchi, primo ciclista a provare il circuito. “Da atleta resistente e veloce – ha raccontato il 31enne campione scaligero che difende i colori della francese Cofidis – proverò a stare con il primo gruppo il più possibile per poi cercare di portare il gruppetto a una volata ristretta”.
Il giudizio generale espresso da Elia è stato molto positivo: “La distanza è degna di una classica World Tour: il vincitore sarà un corridore vero, a maggior ragione sotto il caldo di agosto. Ma la gara arriva in un periodo in cui dobbiamo tutti farci trovare pronti. Ed io lo sono. Ho già individuato i punti dove dovrò tenere duro e quelli invece dove dovremo fare selezione. Ho analizzato anche la parte di recupero prima di riprendere sulla Rosina. L’importante è non trascurare nessun dettaglio: l’andatura, chi attacca, chi controlla”. Viviani ha poi ricordato il Tricolore del 2018: “Un orgoglio indossare questa maglia, l’idea di riprovarci nel mio Veneto, davanti al mio pubblico, mi dà una spinta in più”. Tra i favoriti alla vittoria Elia ha indicato “Alberto Bettiol perchè è bravissimo negli attacchi da lontano, Giacomo Nizzolo è un velocista come me e sa tenere i percorsi misti e duri ma se devo proprio fare tre nomi dico Matteo Trentin, Sonny Colbrelli e perchè no, Elia Viviani”.
Francesco Coppola