San Pietro di Feletto (Treviso)
Nel mese di giugno i rappresentanti del Mûr-de-Bretagne (Francia), del Muro di Ca’ del Poggio (Treviso) e del Muro di Grammont (Belgio) si ritroveranno a Guerlédan, città francese nota per il lago artificiale situato tra i Comuni di Saint-Aignan e Saint Brigitte, per il passaggio della Grande Boucle. giunta alla 108^ edizione. Tre muri che rappresentano la storia del grande ciclismo. La seconda tappa dell’edizione 2021 del Tour de France si concluderà proprio in cima al Mûr-de-Bretagne. Il grande giorno previsto sarà quello di domenica 27 giugno e, per l’occasione, la città di Guerlédan, sotto la cui giurisdizione ricade il Mûr-de-Bretagne, ha invitato ad assistere al passaggio della Grande Boucle i rappresentanti dei territori in cui si trovano il Muro di Ca’ del Poggio e il Muro di Grammont.
I muri di Francia, Italia e Belgio, come è noto, sono gemellati da alcune stagioni nel segno del grande ciclismo che, grazie soprattutto al Giro d’Italia e al Tour de France, ma anche al classico Giro delle Fiandre, non perdono l’occasione per valorizzare le tre spettacolari salite, sempre molto attese dagli appassionati così come dagli stessi corridori.
La partnership tra il Mûr-de-Bretagne, il Muro di Ca’ del Poggio e il Muro di Grammont è però nata anche nella prospettiva di cogliere ogni opportunità di valorizzazione dei rispettivi territori. L’incontro di fine giugno, a cui l’Amministrazione Comunale di San Pietro di Feletto (Treviso), guidata dal Sindaco Maria Assunta Rizzo, ha già garantito la presenza, sarà così l’occasione per rinforzare il rapporto d’amicizia e di collaborazione fra i tre territori e per valutare nuove iniziative di promozione.
Tra gli artefici del gemellaggio tra il Mûr-de-Bretagne, il Muro di Ca’ del Poggio e il Muro di Grammont c’è anche Celeste Granziera, residente a Rua di San Pietro di Feletto (Treviso) e molto conosciuto negli ambienti del ciclismo per il ruolo di Commissario di Gara Internazionale che riveste dal 1991.
Il Muro di Ca’ del Poggio, come è noto, si trova a San Pietro di Feletto a metà strada tra Venezia e le Dolomiti ed è considerato la salita simbolo delle colline del Prosecco che il 7 luglio 2019 sono state riconosciute dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Si tratta di un’ascesa della lunghezza di 1,3 km, interamente asfaltata, con pendenza media del 15% e punte del 19%. Dal 2016 il Muro di Ca’ del Poggio è gemellato con il Muro di Grammont, il mitico strappo del Giro delle Fiandre, e dal 2018 la partnership si è allargata al Mûr-de-Bretagne, altra celebre ascesa che ha fatto la storia del ciclismo internazionale. Sul Muro di Ca’ del Poggio (unica salita certificata dalla Federazione Ciclistica Italiana) è transitato per cinque volte il Giro d’Italia: nel 2009, 2013, 2014, 2017 e il 17 ottobre 2020, quando il Muro di Ca’ del Poggio è stato protagonista dell’attesissima Crono del Prosecco, che si è sviluppata da Valdobbiadene a Conegliano. La Corsa Rosa ha anche incrociato il Muro di Ca’ del Poggio nel 2015 in occasione di un’altra tappa a cronometro. Il Giro d’Italia, questa volta riservato agli under 23, è inoltre transitato sul Muro il 16 giugno 2018, quando l’ascesa di San Pietro di Feletto è stata protagonista di un’inedita sfida contro il tempo in “Real time” che ha concluso la prestigiosa rassegna giovanile. L’ascesa di San Pietro di Feletto ha ospitato anche il Campionato Italiano Professionisti del 2010, che sul Muro si è sviluppato per ben 11 tornate. Nel 2012 e 2015 è anche stato sede di passaggio del Giro Rosa. Diverse le prove ciclistiche che, durante l’anno, prevedono un passaggio sul Muro di Ca’ del Poggio. Tra loro le internazionali giovanili di San Vendemiano, San Michele di Feletto e Solighetto, oltre alla Pina Cycling Marathon e alla Prosecco Cycling, eventi di primo piano dedicati agli appassionati di livello amatoriale. Il 5 settembre 2019 il Muro di Ca’ del Poggio è stato anche protagonista del cortometraggio dal titolo “Non so come, ma è successo” realizzato dal regista Nazareno Balani, che, in occasione della 76^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, è stato premiato con il prestigioso Leone di Vetro.
Francesco Coppola
la foto è stata realizzata da Bolgan