Villadose (Rovigo)
E’ stata una bella e significativa festa quella del ciclismo della provincia di Rovigo svoltasi nei giorni scorsi nella sala Europa di Piazza Aldo Moro a Villadose. Cerimonia preparata dalla Federciclismo polessana presieduta da Mirvano Mazzetto alla quale hanno partecipato, tra gli altri, l’Assessore allo Sport della Regione Veneto, Cristiano Corazzari, il presidente della Federciclismo del Veneto, Sandro Checchin che era affiancato dal consigliere regionale Vittorino Gasparetto, il Sindaco di Villadose, Pierpaolo Barison ed il Comandante della Polizia Stradale di Rovigo, Paolo Marino.
Manifestazione che ha inteso rendere grazie a quanti, atleti, tecnici e dirigenti hanno tenuto alti i colori della provincia di Rovigo e del Veneto, in Italia e all’estero. La Festa del ciclismo polesano era stata inaugurata dall’intervento del presidente Mazzetto, che ha rivolto il saluto agli intervenuti a nome suo e dei componenti il Comitato Provinciale. “Un ringraziamento lo rivolto all’Amministrazione Comunale di Villadose guidata dal sindaco PierPaolo Barison per averci ospitato in questa splendida sala – ha sottolineato il responsabile della Federciclismo rodigina – . A stagione agonistica conclusa desidero ringraziare tutti per il lavoro svolto nonostante le numerose difficoltà incontrate lungo il percorso. Va in archivio un 2021 che ci ha visto primeggiare sotto il profilo organizzativo e qui va il mio plauso e ringraziamento a tutti. Un momento triste è quello che abbiamo vissuto durante la precedente ed attuale stagione con la scomparsa di due grandi amici del ciclismo: Emanuele Bettonte, storico dirigente del Villadose Angelo Gomme nonché consigliere di questo Comitato Provinciale e Giovanni Grotto, presidente del GM Action Bike che per un quadriennio olimpico era stato consigliere del nostro Comitato. Due grandi appassionati che, seppur in maniera diversa, hanno dedicato gran parte del loro tempo al bene del nostro movimento. Grazie Emanuele e Giovanni per tutto quello che avete fatto per il ciclismo. Il Polesine deve esservi grato”.
“Per quanto riguarda il ciclismo di casa nostra – ha detto Mazzetto – la crisi epidemica ci ha frenato moltissimo ed infatti è stato il motivo trainante che ha scoraggiato le società a non mettere in calendario appuntamenti più che tradizionali, tra questi quello di San Bellino, di matrice dalla Polisportiva Tasso e Galvani, che ha sempre dato il via al ciclismo di casa nostra. Si tratta della più antica gara polesana ancora in essere riservata alla categoria juniores che ha sempre visto ai nastri di partenza il meglio del ciclismo regionale ed extraregionale. Interessanti manifestazioni sono state promosse in tutto il territorio dalle nostre società con gare riservate ai Giovanissimi, appuntamento allestito dalla Liberi Ciclisti Adria. Un lavoro in sinergia che ha visto fianco a fianco numerosi sportivi locali coordinati dalle società organizzatrici. Tra gli appuntamenti ‘storici’ una citazione di rito per la classica ‘Su e Zò per i fossi’, la gara organizzata dalla Mtb Tuttinbici Adria e che, come al solito, ha richiamato un gran numero di appassionati alla partenza. La Medio Fondo dell’Alto Polesine riservata al settore cicloturistico, organizzata dalla Cicloamatori Castelmassa, giunta alla 3^ edizione, che si è ritagliata il giusto spazio in ambito regionale ed extra. Il Trofeo Rosolina Mare e la 14^ Fornace Bike, manifestazione messa in cantiere dalla Cicli Erman squadra corse di Porto Viro, sono state le due gare valide quale prova del Campionato Provinciale riservato alle categorie del settore mountain bike. Entusiasmo e partecipazione si è ripetuto nel 42° Gran Premio Comune di Villadose, appuntamento organizzato dal Team Villadose Angelo Gomme, disputato nella ridente cittadina medio polesana. Quanto sopra evidenziato deve essere di stimolo per i giovani e per i dirigenti. I primi per proseguire a praticare questo sport meraviglioso fatto di fatica e di rinunce, nella consapevolezza che nel nostro Polesine esistono delle società che possono soddisfare le loro aspirazioni fino al compimento del 18° anno di età; i secondi per continuare con umiltà a lavorare con i giovani e a convincere gli appassionati del ciclismo a fare sistema per raccogliere risorse finanziarie sufficiente per organizzare delle manifestazioni ciclistiche nel nostro territorio. Non deve passare in secondo piano la partecipazione dei nostri atleti a manifestazioni di caratura nazionale e internazionale”.
“Posso tranquillamente affermare che il nostro rapporto con le istituzioni, con i vertici sia nazionali che regionali del Coni, della nostra federazione e con la Polizia di Stato sono più che ottimi – ha concluso il presidente della Federciclismo polesana – . Il nostro è stato un lavoro di squadra che ha trovato nel sottoscritto e nei consiglieri del Comitato Provinciale il giusto punto di riferimento. Da parte nostra c’è la necessità di sostenere sempre di più il mondo dei Giovanissimi, che ha bisogno di essere infoltito di praticanti con il chiaro intento di invogliarli a pedalare per divertimento senza illuderli di essere già degli affermati campioni. Un ringraziamento ai cronisti che, puntualmente, danno visibilità a tutto il nostro movimento. In proporzione non siamo stati inferiori a nessuno in quanto le società polesane hanno dato il loro grande e generoso contributo dimostrando sopratutto una straordinaria capacità organizzativa. Concludo informando che, come Comitato Provinciale, abbiamo istituito, a partire da quest’anno, un riconoscimento denominato ‘Una vita per il ciclismo’ che viene e sarà assegnato a coloro (presidenti di società, dirigenti, direttori sportivi ed atleti), che si sono distinti per il bene del ciclismo polesano. A tutti un 2022 ricco di soddisfazioni e di successi”.
La cerimonia, dopo il saluto delle autorità, è proseguita con le premiazioni dei Giovanissimi della Liberi Ciclisti Adria 2002: Diego Barchi, Alessandro Barnabà, Adelaide Belluco, Dennis Boccato, Marta Bruson, Fatima Zahira Daoukha, Luca Felisatti, Aurora Marzolla, Giosuè Montecchio, Tommaso Saia, Angelica e Riccardo Spolladore e Isacco Zanella.
Degli Esordienti del Gruppo Ciclistico Bosaro Emic: Luca Cotti, Marco Giandoso, Mirco Selvaggio, Enrico Suman e Martino Vangelista.
Dei Campioni Provinciali su Strada 2021: Marco Giandoso (Gc Emic) Esordienti.
Quindi del settore Mountain-bike: Esordienti 1° anno: Luca Cotti (Gc Emic); 2° anno: Mirco Selvaggio (id); Juniores: Gianmarco Mazzucato (Adria Bike); Master 1: Mirko Furlan (id); Master 2: Andrea Passarella (Gs Porto Viro); Master 3: Simone Pianalto (Adria Bike); Master 4: Alessandro Tiengo (Gs Porto Viro); Master 5: Cristian Corradin (id); Master 6: Giorgio Padoan (Adria Bike); Master 7+: Pietro Paolo Fontolan (id); Sport: Marco Andreotti (Gs Porto Viro) e Open: Massimo Maestri (id).
Riconoscimenti Speciali sono stati consegnati a Domenico Evola (ex giudice di gara nazionale premiato quest’anno dal Coni con la Stella d’Oro al Merito Sportivo); a Gianfranco Pizzardo (tecnico di società premiato nel 2021 dal Coni con la Palma d’Argento al Merito Tecnico).
Riconoscimenti alla Memoria sono stati dati da Mirvano Mazzetto alle famiglie di Emanuele Bettonte e di Giovanni Grotto.
I Premi Speciali dedicati ad “Una vita per il ciclismo” a Tolmino Balestri, Giuseppe Canazza, Domenico Evola, Arturo Faedo, Vittorino Gasparetto, Federica Guarniero, Amedeo Stoppa e Oscar Tosini.
Riconoscimenti per le società sportive sono stati assegnati alla Mtb Tuttinbici; ai Cicloamatori Castelmassa; al GM Action Bike; alla Cicli Erman Squadra Corse; alla Polisportiva Tasso e Galvani; al San Martino 96; all’Adria Bike; alla Ciclistica Tricolore; al Porto Viro; alla Ciclistica Villadose Angelo Gomme; alla Liberi Ciclisti Adria 2002; al Team 2020 Adria e al Gruppo Ciclisti Emic.
Francesco Coppola