Il mancato adeguamento o registrazione dello statuto: conseguenze e soluzioni

Entro il 30 giugno 2024, le associazioni sportive dilettantistiche devono aggiornare i propri statuti secondo il D.lgs. 36/21. Con la scadenza imminente, sorgono vari dubbi per chi non ha ancora completato l’adeguamento. È possibile registrare l’atto dopo la scadenza? Si può ancora usufruire dell’esenzione dall’imposta di registro? E cosa succede se lo statuto non viene aggiornato in tempo?

Per adeguare gli statuti, le associazioni devono convocare un’assemblea straordinaria e raggiungere le maggioranze previste dallo statuto. Molti sodalizi hanno anche scelto di ottenere la personalità giuridica tramite una procedura semplificata, che richiede la presenza di un notaio e una perizia di un revisore legale.

Situazioni frequenti:

  1. Adeguamento approvato ma non registrato entro il 30 giugno: Se le modifiche sono approvate entro la scadenza, possono essere registrate entro 30 giorni senza perdere l’esenzione dall’imposta di registro.

  2. Adeguamento approvato e registrato dopo il 30 giugno: Le modifiche approvate dopo il termine non beneficiano dell’esenzione e devono essere registrate entro 30 giorni con un’imposta di 200 euro.

  3. Adeguamento non adottato: In caso di mancato adeguamento, l’associazione rischia la cancellazione dal Registro degli Enti Sportivi Dilettantistici, ma solo dopo un procedimento di diffida formale con un termine massimo di 180 giorni per conformarsi.

Le modifiche allo statuto, una volta registrate, devono essere comunicate all’Organismo di affiliazione per aggiornare i dati nel Registro.


Questo testo fornisce una panoramica chiara delle conseguenze e delle soluzioni per il ritardo nell’adeguamento o registrazione degli statuti, facilitando la comprensione da parte delle associazioni sportive dilettantistiche.