Addio a Gino Mazzer, Pilastro del Ciclismo Trevigiano

In una giornata triste per il mondo del ciclismo, il Velo Club San Vendemiano piange la perdita di una delle sue figure più iconiche, Gino Mazzer. A 73 anni, Mazzer ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di chi ha avuto l’onore di conoscerlo e lavorare con lui.

Fondatore del club nel 1977, Gino è stato un faro e un punto di riferimento per intere generazioni di ciclisti. Con la sua passione e dedizione, ha contribuito a trasformare il Velo Club San Vendemiano in un’istituzione nel panorama del ciclismo giovanile italiano. La notizia della sua scomparsa è stata annunciata con profonda tristezza dal direttivo del club, con il presidente Matteo Ottaviani e il vice-presidente Fabrizio Furlan in prima linea.

Un Esempio di Vita e Sport

Mazzer non era solo un dirigente sportivo, ma un vero e proprio mentore per i giovani ciclisti. I suoi discorsi, intrisi di saggezza e incoraggiamento, rimarranno per sempre nel cuore di chi ha avuto la fortuna di ascoltarlo. Era un insegnante di vita, capace di trasmettere valori di lealtà, sacrificio e passione per lo sport.

L’Eredità Ciclistica

Grazie all’esempio e agli insegnamenti di Mazzer, il Velo Club San Vendemiano continuerà a crescere e a formare nuovi talenti. Il club, che già si distingue per l’organizzazione di eventi di rilievo come il Trofeo Città di San Vendemiano e il Trofeo Ciclistico in Tandem, proseguirà nel suo impegno per promuovere il ciclismo a tutti i livelli.

Il Cordoglio della Comunità

La comunità ciclistica ha espresso un profondo cordoglio per la perdita di Mazzer. La sua presenza, la sua voce e la sua inconfondibile passione per il ciclismo mancheranno a tutti. Il San Vendemiano Cycling Team di Mazzer, insieme a tutta la famiglia del Velo Club, continuerà a onorare la sua memoria, cercando di mantenere vivi i suoi insegnamenti e la sua dedizione al ciclismo.

In questo momento di lutto, la comunità si stringe intorno alla famiglia di Gino Mazzer, ricordando con affetto e gratitudine tutto ciò che ha fatto per il ciclismo trevigiano e non solo.