La recente riforma del 5×1000 ha apportato importanti novità in termini di rendicontazione delle modalità di utilizzo del suddetto contributo ricevuto da parte degli Enti iscritti negli “elenchi dei beneficiari del 5×1000”, tra i quali rientrano anche le Associazioni sportive dilettantistiche (ASD).

Dal 5×1000 sono invece sempre escluse le Società sportive dilettantistiche (SSD) costituite in forma di SRL e SPA.

Tutti coloro che si sono visti erogare delle somme a titolo di 5×1000, infatti, hanno l’obbligo di redigere entro un anno dall’accredito sul conto corrente dell’associazione

  • un apposito RENDICONTO (esclusivamente utilizzando il modello a disposizione nel sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nella sezione Cinque per Mille – rendicontazione del contributo),
  • una RELAZIONE ILLUSTRATIVA per ogni singola annualità di contributo percepita,

dai quali risulti in maniera chiara, trasparente e dettagliata la destinazione e l’avvenuto utilizzo delle somme percepite.

Pertanto, la redazione sia del Rendiconto sia della Relazione illustrativa sulle modalità di utilizzo del 5×1000 deve essere sempre effettuata a prescindere dall’importo ricevuto ed entro un anno dall’accredito della somma.

I beneficiari del contributo del 5×1000 non possono utilizzare le somme a tale titolo percepite per coprire le spese di pubblicità sostenute per campagne di sensibilizzazione sulla destinazione della quota del cinque per mille, a pena di recupero del contributo.

L’invio del Rendiconto e della Relazione

Gli enti che ricevono un contributo di importo superiore a 20.000 euro, inoltre, dovranno trasmettere i loro rendiconti e le relative relazioni illustrative all’amministrazione competente all‘erogazione delle somme entro un termine massimo di 30 giorni dalla data ultima prevista per la sua predisposizione.

I soggetti che avranno invece percepito somme inferiori a 20.000 euro non avranno l’obbligo di trasmissione, ma dovranno comunque provvedere con la rendicontazione, che dovrà essere conservata presso la sede dell’ente per almeno dieci anni.

Novità della riforma è invece l’obbligo per tutti i beneficiari, a prescindere dalle cifre a loro erogate ed entro trenta giorni dalla scadenza del termine per l’invio del rendiconto all’amministrazione competente, di pubblicare sul proprio sito istituzionale o su un portale analogo (ad es. pagina Facebook, Instagram, ecc.) le somme percepite e il loro rendiconto, dandone comunicazione all’amministrazione erogatrice entro i successivi 7 giorni.

Esempio: inviando una Pec al Ministero del Lavoro sulla data di pubblicazione sul vostro sito o portale web.

In caso di mancata pubblicazione, l’amministrazione competente avrà la facoltà di diffidare il beneficiario ad effettuare la suddetta comunicazione attraverso i propri canali telematici entro 30 giorni: qualora l’onere non fosse ancora adempiuto, l’amministrazione provvederà con una sanzione pecuniaria pari al 25% del contributo percepito.

Misure straordinarie legate al Covid-19

In relazione alle somme erogate a titolo di 5×1000 per gli anni finanziari 2018 e 2019, pur restando confermato il termine di 12 mesi dalla data di ricezione delle stesse ai fini della redazione del rendiconto e della relativa relazione illustrativa, nonché l’ulteriore termine di 30 giorni dalla data ultima prevista per la compilazione ai fini della successiva trasmissione della documentazione al Ministero del Lavoro, quest’ultimo ha previsto una temporanea facilitazione.

Anche le ASD potranno disporre di un arco temporale più ampio (pari ad ulteriori 12 mesi) per l’utilizzo delle risorse ricevute e non utilizzate a causa della situazione pandemica tuttora in atto, ascrivendo i relativi importi alla voce “Accantonamento” del rendiconto medesimo e dovendosi limitare a tal fine ad utilizzare la causale standard “Accantonamento emergenza Covid-19”. Entro 24 mesi dal ricevimento delle somme, una volta speso quanto accantonato, gli enti saranno tenuti ad inviare al Ministero il modello di rendiconto dell’accantonamento, allegandovi una relazione descrittiva che esponga nel dettaglio le spese inserite.

Dott. Enrico Savio

Referente fiscale FCI CR Veneto