Mirano (Venezia)
”Il 2024 è stato un anno meraviglioso che mi ha fatto riscoprire tante cose belle e apprezzare ancora di più le persone che mi vogliono bene e mi stanno accanto”. A rilevarlo è stato il campione su pista della specialità Inseguimento a Squadre e veneziano di Scaltenigo, Francesco Lamon che è stato festeggiato nel Ristorante e Locanda “Il Burchiello” di Oriago e sarà premiato oggi pomeriggio, domenica 22 dicembre, in Piazza a Mirano dal Sindaco della città e grande amico del ciclismo, Tiziano Baggio in occasione della cerimonia denominata “Azzurri per sempre”.
Che bilancio hai tratto dalla stagione 2024 è stato chiesto a Lamon prima di ricevere i riconoscimenti. “Direi veramente ottimo che mi ha consentito di conquistare una pesantissima medaglia alle Olimpiadi di Parigi nella specialità che mi sta più a cuore ma che non si è conclusa nel migliore dei modi in seguito alla caduta avvenuta in gara ai Campionati Mondiali a Ballerup, in Danimarca, che non ci consentirono di poter esprimere come sappiamo fare e avremmo voluto. Ma sono cose che possono succedere ma andrà bene la prossima volta”.
Quali sono persone che apprezzi di più nello sport del ciclismo? “Di sicuro il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana, Marco Villa, che svolge un compito importantissimo con tutti noi e guarda già al futuro con l’inserimento di nuove leve in nazionale. Lui è uno di quelli che guarda sempre avanti e pensa già al domani. Ma ci sono anche la famiglia e la mia fidanzata Sara che mi sostengono sempre e sono per me insostituibili. Loro mi danno la forza per andare sempre avanti”.
Cosa pensi del riconoscimenti che ti hanno dato in questi giorni l’Unione Ciclistica Mirano con Italo Bevilacqua e il presidente Paolo Mario Bustreo? “Prima di tutto c’è da dire che tra me e l’Unione Ciclistica Mirano c’è e ci sarà sempre una grande attrazione perché io non posso dimenticare che ha contribuito a formarmi prima come uomo e poi come corridore. È stato grazie a due mitici personaggi come Italo Bevilacqua e al compianto Attilio Benfatto che da giovanissimo mi hanno portato per la prima volta in pista a Padova facendomi scoprire le bellezze di questo meraviglioso settore ed io questo non lo dimenticherò mai. Sono grato alla compagine bianconera per quello che ha fatto per me e sta ancora facendo con tantissimi giovani. Per i dirigenti del club di Mirano i risultati contano relativamente poco ma le più belle vittorie sono quelle legate alla formazione degli uomini del futuro ed è questo il loro principale obiettivo. Ed io non mi stancherò mai di ripeterlo e di dirgli grazie”.
Quali obiettivi ci sono per il futuro? “C’è ne sono tanti. Ma quello che ambisco di più di tutti è la conquista della terza medaglia olimpica, quella d’argento, dopo aver centrato quella di oro a Tokyo 2021 e quella di bronzo Parigi 2024. Mi piacerebbe tanto raggiungere il tris magari a quelle di Los Angeles, negli Stati Uniti, nel 2028. Ma c’è da tenere presente che nelle prossime settimane ci saranno gli Europei programmati nel nuovissimo velodromo, a Zolder, in Belgio e dove sono stati riproposti anche nel 2028. L’obiettivo principale è anche quello di riscattarci dallo sfortunato mondiale danese”.
Dopo che avrai appeso la bicicletta al chiodo cosa intendi fare? “Io attualmente appartengo al Gruppo delle Fiamme Azzurre dove mi trovo benissimo e mi piacerebbe poter avere in futuro un ruolo nel settore tecnico della squadra perché il mio desiderio è quello di poter trasmettere alle future generazioni tutto quello che è stato insegnato a me”.
Francesco Coppola