Treviso

Il nuovo anno si è aperto con una brutta notizia legata alla morte di Mario Penariol avvenuta nelle prime ore del giorno in Ospedale. Era di origini liguri ed era nato il 20 novembre 1946 a Borghetto Vara, in provincia di La Spezia, e aveva 78 anni. Viveva a Caonada di Montebelluna ed era stato anche il segretario della compagine femminile della Acca Due O.

  Era stato tra i promotori e componenti della Commissione del Premio Nazionale Rotonda di Badoere, che si svolgeva a Badoere Morgano, in provincia di Treviso, il riconoscimento destinato a fine stagione ai direttori sportivi più meritevoli. Era stato anche componente la Struttura Tecnica Regionale del Veneto.

  Penariol ha dedicato la propria vita alla passione per le due ruote, prima come corridore, poi come dirigente e collaboratore a livello regionale, nazionale e internazionale. I suoi preziosi contributi al ciclismo sono stati riconosciuti con benemerenze da parte della Federazione Ciclistica Italiana e con Palme d’Argento e di Bronzo e del Coni. Riconoscimenti che resteranno per sempre un esempio di dedizione, professionalità e amore per lo sport. Da rilevare che sin dai primi anni Ottanta si era adoperato insieme agli amici Italo Bevilacqua e il compianto Franco Basso per apportare importanti cambiamenti nel settore femminile. Era stato in passato sottufficiale della Marina Militare e anche per un certo periodo in ambasciata in Inghilterra. 

  “L’ultima volta che ci siamo visti – ha tenuto a precisare il suo grande amico e nuovo presidente della Federciclismo del Veneto, Mario Guerretta – è stato lunedì 30 dicembre e ci eravamo dati appuntamenti per il giorno dopo per parlare di ciclismo. Ma questo non si è potuto avverare nonostante io lo abbia richiamato più volte telefonicamente senza avere alcuna risposa perché era in Ospedale. Soltanto questa mattina ho ricevuto la bruttissima telefonata dal suo genero che mi ha annunciato la sua morte. E’ stato come un fulmine a ciel sereno che non mi sarei mai aspettato. Il ciclismo nazionale ha perso una figura di spicco. Lo chiamavi a tutte le ore ed era sempre disponibile. Era un esperto di regolamenti e sempre pronto a mettere a disposizione degli altri la propria lunga esperienza”. 

  “Aveva fatto la storia della nostra società dal 1996 fino al 2012 – ha tenuto a precisare l’ex presidente della Acca Due O Maurizio Fabretto – . Era un lavoratore che sapeva tutti i regolamenti del ciclismo. Una persona di un’affidabilità inaudita, di quelle che ti potevi fidare ad occhi chiusi. Lo ricordiamo con tanto affetto”.

  Penariol Lascia le figlie Cinzia e Patrizia, il genero e i due nipotini gemelli. La data dei suoi funerali sarà resa nota nei prossimi giorni.

Francesco Coppola