Scorzè (Venezia)
Il Veneto, “culla” del ciclismo italiano, ha festeggiato sabato pomeriggio nel Teatro Elios Aldò di Scorzè, in provincia di Venezia, i protagonisti di una stagione ad alto livello che hanno contribuito a fare dell’Italia il Paese con più medaglie in Europa. E’ stata una cerimonia bella ma anche emozionante quella preparata dalla Federciclismo regionale guidata da Igino Michieletto, dove sono stati premiati gli atleti di tutte le categorie e delle varie specialità, i dirigenti, i tecnici e gli organizzatori delle gare.
Ospiti d’onore sono stati la Vice Presidente Vicaria della Federazione, Daniela Isetti, il Consigliere Federale Gian Paolo Fantoni ed il Sindaco di Scorzè, Giovanni Battista Mestriner. Una serata che ha consentito di vedere insieme nella gremita sala i campioni di oggi e quelli del futuro e che è stata accompagnata dalle interpretazioni del soprano Anna Malvasio e del tenore Cosimo d’Adamo accompagnati al pianoforte dal maestro Ulisse Trabacchin. Cerimonia che è stata inaugurata, come vuole la tradizione, da i momenti dedicati al ricordo degli amici dello sport del pedale scomparsi nell’anno le cui immagini, dei momenti più belli della loro vita sportiva, sono state proiettate sul grande schermo e tra loro l’esordiente Alessio Bertoldo del Gruppo Ciclistico Maerne-Olmo.
A ricevere l’abbraccio della famiglia del ciclismo il lungo applauso che ha accompagnato i suoi genitori quando sono saliti sul palco per ricevere i fiori. La serata è poi proseguita con il saluto da parte del presidente della Libertas Scorzè, Mario Pollon e la relazione di metà mandato da parte del presidente Michieletto.
“Al nostro insediamento – ha precisato il responsabile del Comitato Veneto – abbiamo trovato la collaborazione e la disponibilità da parte di tutti e il nostro obiettivo è stato anche quello di puntare alla formazione dei tecnici e mettere in campo persone preparate che potessero seguire i nostri ragazzi”. Analizzando i numeri Michieletto ha precisato che: “Si è registrata una flessione di tesserati nel settore amatoriale; mentre nelle altre categorie tutto è rimasto invariato e c’è stato un leggero incremento nel numero delle gare, Organizzazioni che rappresentano l’anima del ciclismo che senza delle quali non avrebbe senso, Uno sport che avverte una grande responsabilità educativa e necessità di esempi positivi per i nostri ragazzi e ne siamo orgogliosi di poterlo fare”.
“L’educazione, la formazione e la sicurezza sono alla base di quello che sta facendo la nostra Federazione per i giovani – ha precisato Isetti dopo aver portato il saluto del Presidente Renato Di Rocco e del Consiglio Federale – . Proprio la formazione è stata estesa ai corridori professionisti che dovranno affrontare il lavoro futuro per mettere a disposizione dei giovani le loro esperienze. Una iniziativa promossa nel ricordo di Michele Scarponi affinché una volta conclusa la loro attività agonistica possano trasmetterla ai giovani. Un grazie al Veneto e alle sue società che operano alla base puntando all’incisività della sicurezza affinché non accadano più gli incidenti e tolgano ogni sospetto ai quei giovani che desiderano avvicinarsi al nostro sport”. “Il ciclismo Veneto è importante ed è all’avanguardia – ha concluso la Vice Presidente Vicaria della Fci – e se arrivano i risultati vuol dire che sta lavorando bene alla base”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il Consigliere Federale Paolo Fantoni, che ha rilevato, tra l’altro, quanto sia importante il ruolo svolto dalle società che devono operare in sintonia con le famiglie dei ragazzi.
“Gli organizzatori delle gare – ha rilevato dal canto suo il sindaco Mestriner – si assumono delle enormi responsabilità e ogni volta per loro devono cautelari con 200 tra avvocati e ingegneri ma anche sperare in una zia suora che preghi per loro affinché vada tutto bene”. Per il primo cittadino di Scorzè è importante ed è necessario eliminare i tantissimi passaggi burocratici che penalizzano a chi sta a cuore la sopravvivenza dello sport del pedale.
Subito dopo è iniziata la lunghissima passerella, a cominciare dagli esordienti, dei campioni dei settori strada, pista, bmx, mtb, ciclocross e paralimpico, ai quali la platea ha riservato lunghi applausi. Apprezzato a conclusione della manifestazione l’intervento dell’ex corridore nelle giovanili e attuale regista teatrale internazionale, Damiano Michieletto, impegnato in questi giorni al Teatro “La Fenice” di Venezia, che ha consegnato il riconoscimento destinato alla sua società, l’Unione Ciclistica Mirano, per i 50 anni di attività. “Sono stati anni molto belli – ha raccontato – ma dopo mi sono accorto che il ciclismo non faceva per me e mi sono dedicato completamente agli studi che mi hanno consentito di coronare il mio sogno, la mia passione”.
Francesco Coppola
Le foto sono di Francesco Bolgan