Borgoricco (Padova)
Festa grande l’altra sera nel Centro Parrocchiale di Sant’Eufemia di Borgoricco, in provincia di Padova, per il professionista dell’Androni Marco Benfatto organizzata dal Fan Club che porta il suo nome e che è guidato da Massimo Marin. Una serata all’insegna dei ricordi per la presenza di tanti campioni dello sport del pedale preparata per concludere la quarta stagione affrontata dal velocista padovano nella massima categoria. Al 30enne portacolori del team diretto da Gianni Savio sono state dedicate tutte le attenzioni che in apertura della serata nel ringraziare e salutare i 180 ospiti ha tenuto a precisare che: “Se sono qui è solo merito dei miei genitori e della mia ragazza Martina che sono i miei punti di riferimento e mi sono stati sempre vicini nei momenti belli e meno belli”.
Una serata all’insegna della solidarietà il cui ricavato è stato interamente devoluto alle famiglie bisognose della comunità. Benfatto In quattro anni tra i professionisti ha ottenuto 16 vittorie con una media di quattro a stagione ed ha contribuito con i compagni di squadra negli ultimi due anni al doppio successo consecutivo dell’Androni nella Coppa Italia. L’atleta padovano, tra i più apprezzati e seri che hanno saputo conquistarsi la stima e la fiducia dei tifosi, ha voluto insieme a lui quelli che sono stati i compagni di squadra, ma anche gli avversari e gli amici.
Il 2018 per Marco è stato un anno più che positivo caratterizzato dalle memorabili affermazioni centrate nella 4^ tappa della Vuelta a Venezuela; nella 3^ e nella 5^ del Tour of China 1 e nella 7^ frazione del Tour of Hainan. Tre successi in Cina che aggiunti a quelli degli anni scorsi gli hanno regalato l’appellativo di “Amico della Cina”. Tanti gli ospiti d’onore della serata e tra loro il sindaco di Borgoricco, Giovanna Novello, il promotore della tappa del Giro d’Italia con arrivo a Santa Maria di Sala, Bruno Carraro, quindi il consigliere onorario della Federciclismo del Veneto, Italo Bevilacqua e i campioni del pedale a cominciare dall’ex iridato del 2008 a Varese, Alessandro Ballan, quindi Andrea Pasqualon, Paolo Simion, Matteo Marin e gli amici Paolo Lunardon, Filippo Conte Bonin, Daniele Stecca, Davide Gomirato e Nicolò Rocchi ma anche i dirigenti dei club che lo hanno visto crescere dalle giovanili e tra loro Giuseppe Zecchin e Tertan (Gc Robegano), Orfeo Antonello (Postumia 73 Dino Liviero) e quindi Luciano Camillo e Gianni Faresin (Zalf Euromobil Fior). Mascotte della serata è stata la giovanissima nipotina di Marco Benfatto, Giorgia.
“Sono contento perché il 2018 si è concluso con un bilancio positivo – ha ricordato il corridore – che è stato in linea con quelli degli anni scorsi in considerazione che sono sempre stato al servizio della squadra e che è terminato con una vittoria che non avrei mai pensato di centrare a fine anno in Cina il 29 ottobre scorso”. “Non posso dimenticare che a inizio di stagione quando a causa di un persistente problema fisico, al quale non riuscivo a trovare la soluzione – ha proseguito – ho pensato seriamente di appendere la bici al chiodo. Per due mesi sono stato molto male ma non ho mollato e alla fine l’ho spuntata”. “Le più belle vittorie per me – ha detto – sono state quelle di vedere vincere i compagni di squadra ma anche quella relativa alla mia ultima dove ho preceduto due ‘ossi duri’ come Andrea Guardini e Jakub Mareczko. Una soddisfazione personale enorme anche perché ho mantenuto fede alla promessa fatta all’inizio dell’anno che ci sarei riuscito a superarli e che qualcuno, probabilmente per stimolarmi a farlo, pensava che non ci riuscissi e ha perso quindi la scommessa”.
Alla domanda sugli obiettivi del 2019 Benfatto ha risposto: “Il mio pallino è sempre stata la Milano-Sanremo ma da poche settimane se ne è aggiunto uno nuovo quello relativo al Giro d’Italia soprattutto in considerazione che la 18^ tappa la Valdadra/Olang-Santa Maria di Sala del 30 maggio si concluderà a poca distanza da casa mia”. Per Marco quindi ultimi giorni di relax prima del ritiro della squadra previsto dal 10 al 20 dicembre a Benidorm (Spagna).
Francesco Coppola
Il servizio fotografico è di Euro Grotto