Padova
Il 53enne Alessio Berti, padovano di Onara di Tombolo, provetto ciclista amatoriale con esperienze in molte manifestazioni tra le quali spiccano le Classiche del Nord e promotore di eventi sportivi e recital musicali-teatrali sportivi-sociali e di video a carattere storico (come dal Forte Interrotto sull’Altopiano di Asiago), ha portato a termine nei giorni scorsi una speciale impresa condotta con obiettivi e valori spirituali e come un “semplice viaggio” di ideali e sentimenti.
Berti, grande appassionato di sport – non solo ciclismo ma anche podismo (impegnato nella solitaria notturna Onara-Cima Grappa) e presenza fissa allo Stadio Tombolato e al Palasport per le partite di calcio del Cittadella e della As San Martino di Lupari-Lupe Basket – è partito alle 5 dalla sua residenza di Onara di Tombolo domenica 14 giugno passando per la celebre Basilica di Sant’Antonio di Padova (proprio il giorno dopo la grande festa del Santo), per una sorta di gemellaggio con San Pio da Pietrelcina per, cime ha sottolineato “una preghiera di buon auspicio e assistenza per il lungo viaggio ciclistico dal Veneto alla Puglia di 768 km”.
Il motivo del viaggio è nato dal fatto che 27 anni fa Alessio Berti lo intraprese con il carissimo amico Denis Toniolo e a Riccione il primo fu investito da un furgone e costretto quindi a rinunciare alla trasferta. Toniolo, scomparso nel 2009, ricevette la promessa che Berti avrebbe ripetuto il viaggio in suo onore e in segno di grande amicizia.
Il percorso della prima tappa, Onara-Riccione sulla Riviera Romagnola (fino al punto dove Berti fu investito nel precedente viaggio di 27 anni fa). A Rimini il corridore padovano è stato poi raggiunto da Sergio Antonacci di Colle Val d’Elsa (Siena) e da Gabrio Spapperi di Caprese Michelangelo (Arezzo). Il terzetto ha proseguito il viaggio con biciclette datate (“Alan” degli anni Settanta e “Lygie” dei Cinquanta) con un bagaglio al seguito del peso di 20 chilogrammi.
La seconda tappa è stata Rimini-Ancona; la terza Ancona-Giulianova (Teramo); la quarta Giulianova-Termoli (Campobasso) e la quinta ed ultima Termoli-San Giovanni Rotondo (Foggia). Il lungo viaggio dei tre ciclisti si è concluso al Santuario di Padre Pio ed è stato, come hanno precisato i protagonisti, “all’insegna dei più profondi sentimenti interiori e del sincero abbraccio alle famiglie, alle persone care e agli amici”.
Francesco Coppola