Padova – Si è spento nelle prime ore di lunedì 19 agosto nell’Ospedale di Schiavonia di Monselice dove era ricoverato l’ex professionista padovano Bruno Trombin. Era nato a Masi, in provincia di Padova il 25 settembre 1931 ed avrebbe compiuto 88 anni. Una famiglia quella di Bruno particolarmente legata al mondo del ciclismo se si considera suo figlio Massimo (vincitore dell’Astico-Brenta, la Modena Tignale Carpineti e la Forgaria-Monte Prat nel 1980, azzurro al Giro del Messico) ed aveva difeso i colori delle mitiche Quarella e Opel Vighini di Verona; la figlia Marina è sposata con un altro ex professionista Giovanni Testolin (partecipò al Giro d’Italia del 1982) e che il loro figlio Rudy (ha corso per Aldo Campagnari e ha smesso nel 2004) è stato un ottimo corridore e con diverse vittorie all’attivo. Bruno Trombin ha corso tra i professionisti nel 1956-1957 per la Lygie ma le maggiori soddisfazioni le ha ricevute quando ha corso tra i dilettanti tra i quali c’è da rilevare l’ottimo piazzamento nella Vicenza-Bionde del 1954. Ha corso al fianco di grandi atleti come Luciano Aurenghi e Marco Trombin al Vc Padova; a Vasco Baroni, Giuseppe Calvi, Angelo Coletto, Albino Crespi, Roberto Falaschi, Mario Ghella, Flaminio Giusti, Enzo Sacchi, Mario Tosato e Nello Velucchi alla Lygie.
Alla famiglie Trombin e Testolin le sentite condoglianze.
F.C.
Questo quanto riportato da Paolo Mannini (Firenze) sull’attività sportiva di Bruno Trombin dal Sito Web Museo del Ciclismo.
“Inizia la carriera nelle file del Vangadizza di Badia Polesine e nelle due stagioni agonistiche 1949 e 1950 coglie alcune significative vittorie. L’annata seguente passa a difendere i colori della S.C. Masi, dove rimane per un anno. Vince a Sandrigo, a Santorso, a Cologna Veneta, a Lusia, nella Coppa Città d’Este e in volata il G.P. Pavani di Este. L’anno 1952 entra nelle file del Veloce Club Padova e partecipa alla premondiale di Vignola, classica indicativa per la selezione della squadra dilettanti per i mondiali su strada in Lussemburgo. E’, con gli otto selezionati per il mondiale, tra cui Gastone Nencini, tra gli osservati speciali del Commissario tecnico della Nazionale e si classifica al quarto posto battuto per una gomma in ordine da Fantini, Nencini e Guerrini. Vince in volata il IV G.P. Pirelli a Vicenza e continua fino al termine della stagione ad ottenere vittorie e buoni piazzamenti per la V.C. Padova. L’anno seguente, e così nei due anni successivi, resta a difendere i colori del sodalizio padovano che dispone di una forte squadra dilettantistica. Non mancano i successi e i continui piazzamenti, in particolare nel 1955 coglie la sua prima vittoria stagionale ad Ospedaletto Euganeo nel G.P. S. Giovanni, a luglio vince a Riva il Trofeo G. Bresciani, ad agosto s’impone nel Circuito di Legnano ed è infine vittorioso in due tappe del Giro delle Marche. L’anno 1956 passa professionista nelle file della Lygie di Padova capitanata da Coletto. Nonostante le buone qualità di passista veloce e scalatore, non riesce a cogliere risultati apprezzabili; alla Milano-Sanremo compie una fuga di circa 100 km, viene però ripreso ed è costretto al ritiro per crampi. Ottiene soltanto un 4° posto nella premondiale a Marghera. In seguito sorgono controversie con la società, e, un po’ per bisogno, un po’ per scelta personale, si ritira dall’attività agonistica dopo un solo anno di corsa tra i professionisti”
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