PADOVA
La notizia è arrivata nel primo pomeriggio di ieri e ha lasciato tutti gli amici con il fiato sospeso per la scomparsa avvenuta all’Ospedale di Cittadella, in provincia di Padova, dello storico dirigente Firmino Bacchin dove era stato ricoverato per un malore che lo aveva colpito lo scorso 8 marzo. Firmino, come era chiamato negli ambienti dello sport del pedale, aveva 75 anni ed era stato il trascinatore di varie generazioni diventando per tutti un emblema. Bacchin, che era nato a Tombolo il 6 luglio 1946 e si era poi trasferito a San Martino di Lupari, lascia la moglie Emilia Fogale e i figli Faustino e Massimo. La cerimonia funebre sarà celebrata martedì 10, alle ore 15.30, nella Chiesa di San Pio, a Tombolo (Padova). Bacchin, che aveva svolto la professione di bancario, era stato, tra l’altro, l’organizzatore di vari Campionati di Categoria ed era anche giudice di gara nazionale e direttore di corsa della Federazione Ciclistica Italiana. Fu tra i promotori, tra l’altro, del “Circuito degli Assi” svoltosi tra le Mura di Cittadella. Ad annunciare la scomparsa di Bacchin è stato l’amico e direttore di corsa internazionale, Pierluigi Basso. “Firmino oltre ad un amico era un maestro – ha detto con commozione -. Era amato da tutti per la bontà e la disponibilità. E’ stata una figura fondamentale per molti dirigenti di società coinvolgendomi nel ciclismo dirigenziale-organizzativo agli inizi degli anni Novanta. Il ciclismo ha perso un grande e vero amico”. Bacchin, come hanno raccontato gli amici, amava spesso raccontare gli eventi che avevano accompagnato la sua lunga e onorata carriera con il ciclismo esaltandone sempre i valori etico-morali e dell’amicizia.
F.C.