Padova
“Essere qui oggi, oltre che ad un dovere come presidente, è per me un piacere perché il Veneto insieme alla Lombardia, che ho presieduto nella passata gestione, sono le due regioni che si sono contese la leadership in termine dei risultati”. A rilevarlo è stato sabato sera il presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Cordiano Dagnoni, intervenendo alla Festa del Ciclismo Veneto, svoltasi nel Salone delle Feste dell’Hotel Crowne Plaza, a Padova. “E’ stata un’annata straordinaria – ha continuato il responsabile della Federciclismo nazionale – e lo hanno confermato i risultati che sono arrivati in un periodo non certo facile e abbastanza tribolato. Ma tutti gli sportivi e gli appassionati si sono rimboccati le maniche per organizzare le gare. E’ stato anche un anno fantastico ed eccezionale per i risultati e al loro raggiungimento gli atleti veneti hanno dato un grande contributo”.
A riguardo del tema piuttosto “caldo”, relativo alla realizzazione del Velodromo di Spresiano (Treviso) che sta molto a cuore a tutti e in considerazione degli straordinari risultati che negli ultimi anni sono arrivati dal settore pista Dagnoni ha risposto: “La parola magica pista sapete tutti che l’ho nel cuore perchè arrivo da quel settore. E’ il mio mondo per cui l’impiantistica per me è sempre stata fondamentale e non ho mai negato l’ambizione di poter disporre di più velodromi possibili e soprattutto come ha insegnato l’Inghilterra quando nel 2012 costruì cinque velodromi coperti nei quali si sono formati i vari campioni che abbiamo avuto modo di poter vedere con i successi su strada nelle grandi corse”. “Per cui l’impiantistica è fondamentale – ha proseguito – e tutti noi italiani sognavamo di avere il Velodromo di Spresiano pronto per la preparazione dei Giochi Olimpici di Tokyo ma poi, purtroppo, le vicissitudini ci hanno portato in questa situazione e siamo arrivati a gestire la Federazione trovandoci in questa situazione di stallo perché il fallimento della ditta Pessina non lo aveva previsto nessuno ma nel contratto, purtroppo, era prevista la gestione di cinque anni nei quali la stessa Pessina si sarebbe impegnata ad orgaizzare un Campionato del Mondo nel 2022 con un budget di gestione di spesa di circa sette milioni e mezzo compresa la gestione e l’organizzazione di grandi eventi per cui in questa situazione noi stiamo dialogando con tutte le istituzioni; ovviamente con quelle di Spresiano, della Regione Veneto, la Sottosegretaria (alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport nel Governo Draghi n.d.r.) Valentina Vezzali e tutto il suo staff per fare in modo che si possa trovare una soluzione migliore per ripartire nei tempi più brevi possibili”. “E’ una soluzione che tutti insieme dobbiamo trovare – ha sottolineato Dagnoni – perché sappiamo che nel frattempo i costi dell’edilizia sono arrivati alle stelle, i fondi a disposizione non sono più sufficienti, non c’è più quella azienda che si era impegnata nella gestione e per questo i problemi da risolvere sono tanti e noi ci stiamo mettendo veramente il massimo impegno. Vi assicuro che Sottosegretario Vezzali e il nostro segretario generale della Federciclismo, si incontrano quasi settimanalmente per cercare di risolvere questa situazione per cui non posso fare promesse concrete nell’immediato ma sicuramente di continuare a mettere il massimo impegno anche perché noi ci siamo impegnati a tirar fuori dal fallimento il terreno che è diventato della Federazione ed abbiamo, a maggior ragione, tutto l’interesse per fare in modo che i lavori che sono stati già realizzati, che sono circa il 40 per cento dei finali, non vadano persi consapevoli che lasciarli lì più il tempo passa e più si deteriorano e quindi e peggiorano e per questo stiamo facendo tutto il possibile”. “A me dispiace quando qualcuno dice ‘… se ci sarei stato io i lavori sarebbero ripartiti’ e per questo lo invito a farci vedere come si fa – ha concluso Dagnoni – . Noi credetemi ce la stiamo mettendo tutta per fare le cose per bene e nel rispetto delle norme”.
Alla cerimonia, che ha visto premiati 121 atleti – a cominciare dalle categorie Esordienti e a seguire, Allievi, Junior, Under ed Elite, maschili e femminili – sono intervenuti, tra gli altri, il consigliere federale, Maurizio Cazzola, la Presidente della Corte d’Appello della Federciclismo, Barbara Baratto Vogliano e il presidente del Coni Veneto, Dino Ponchio.
Francesco Coppola