LA MANIFESTAZIONE, CHE SI PRESENTA PIUTTOSTO IMPEGNATIVA E CON DUE PERCORSI DISTINTI, ANTICIPERA’ DI POCHI GIORNI IL PASSAGGIO DI TAPPA DEL GIRO D’ITALIA
Biadene di Montebelluna (Treviso)
Saranno oltre mille i corridori che domenica 26 maggio parteciperanno a Montebelluna (Treviso) alla 6^ edizione della Gran Fondo del Centenario-Sui luoghi e nel ricordo della Grande Guerra. Quella preparata dal Gruppo Sportivo Olang presieduto dall’irriducibile Angelo Pasqualin sarà un’edizione straordinaria e del tutto particolare perché preparata su una parte di percorso che cinque giorni dopo (venerdì 31) ospiterà il passaggio della 19^ tappa del Giro d’Italia. A rilevarlo è stato lo stesso Pasqualin durante la presentazione ufficiale della Gran Fondo avvenuta nella gremitissima sala della settecentesca Villa Correr Pisani, a BIadene. La manifestazione, come avviene dal 2014, è stata preparata su due distinti tracciati disegnati lungo gli scenari che furono teatri della Grande Guerra, con partenza e arrivo in Corso Mazzini a Montebelluna. Quello lungo, di 125 km e un dislivello massimo di 1963 m,, assegnerà il Gran Premio Plastidue e quello corto di 85 km (880 m.) il 25^ Gp Olang ed è abbinato al Campionato Italiano Cicloturistico di Mediofondo, alla 5^ prova del prestigioso Criterium Veneto e al 2° Gran Premio Ipanema.
Alla cerimonia, svoltasi in un clima di grande festa, sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, la componente la Corte d’Appello della Federazione Ciclistica Italiana, Barbara Baratto Vogliano, il presidente del Comitato Veneto, Igino Michieletto, il consigliere della Provincia di Treviso, Mauro Fael e la presidente del Panathlon, Eliana Poloni. Insieme a loro a rappresentare il Comune, Elisa Gobbo e Valter Baseggio e la Federciclismo, Ivano Corbanese, Mario Penariol, Italo Bevilacqua, Diego Varetto e Moreno Zonta, Ospite d’onore della manifestazione l’ex professionista e beniamino locale ma anche presidente dell’Associaizone Glorie del Ciclismo Triveneto, Mario Beccia.
A porgere il benvenuto sono stati gli stessi Pasqualin e Favero. “Ripercorreremo con vigore ed entusiasmo le strade che ci hanno ospitato nelle precedenti edizioni – ha detto il presidente del Gs Olang – con l’obiettivo di rafforzare i valori dell’amicizia e la pace tra i popoli. Un appuntamento che contribuisce grazie allo sport a nuove aperture e relazioni tra le genti”. “L’esperienza maturata in questi anni – ha concluso Angelo Pasqualin – ci ha consentito di perfezionare con maggiore accortezza i percorsi della gara. Per il sodalizio del quale ho l’onore di presiedere è un privilegio poterla allestire questo appuntamento che non rappresenta soltanto risvolti agonistici ma principalmente aspetti di carattere umanitario legati essenzialmente alle difficoltà patite dalla nostra gente negli anni del primo conflitto mondiale. Sento il dovere di ringraziare sentitamente tutte le componenti sociali, le istituzioni che ci aiutano, le forze dell’ordine, la Protezione Civile e gli sponsor che ci affiancano anno dopo anno e quanti si impegnano per la buona riuscita della manifestazione”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il primo cittadino di Montebelluna che ha ricordato come simili iniziative si fondano su valori veri e si svolgono nei luoghi che furono teatri della Grande Guerra e della tragedia collettiva. “Lo sport è unione dei popoli – ha detto Igino Michieletto – e serve ai giovani a far intendere che le diversità sono da capire e non da combattere”. Barbara Baratto, dopo aver portato il saluto del Presidente della Fci, Renato Di Rocco, ha ricordato il ruolo svolto dalla bicicletta nella Grande Guerra e che continua ancora oggi. Festeggiatissimo ed emozionato Mario Beccia che ha precisato che corse come quella del Centenario sono una palestra del ciclismo. “Grazie per esseervi ricordati di me e per quello che fate – ha detto – in un momento di difficoltà come questo dove ci vogliono tanto coraggio e forza d’animo”. E’ stato poi Oscar Bubola, dirigente del Gs Olang, a presentare nei dettagli i percorsi della gara.
Quello preparato sulla maggiore distanza si preannuncia più impegnativo che mai in considerazione che ci sarà tutta la parte in quota da Miane, quindi il Combai, passando da Santo Stefano, San Pietro di Barbozza, Valdobbiadene dove sarà percorsa la strada che si dirige verso Fener e Alano di Piave prima di affrontare la famigerata salita del Monte Tomba (la parte più alta del circuito a quota 869 metri che metterà a dura prova i concorrenti), quindi la discesa per Pederobba fino a Cavaso del Tomba, Castelcucco, Monfumo e verso Asolo per poi raggiungere Cornuda passando da Forcella Mostaccin. discesa per Maser fino al traguardo di Montebelluna. La parte iniziale del tracciato sulla breve distanza è identica a quella lunga. Si raggiungerà Nervesa della Battaglia percorrendo tutta la Dorsale fino a Biadene e quindi Crocetta del Montello e Ponte di Vidor. A questo punto ci sarà la deviazione per Valdobbiadene per puntare verso Funer, l’attraversamento del ponte di Piave e quindi direzione per Pederobba e, infine, l’identica parte conclusiva del percorso lungo. La Gran Fondo è valida come prova del Challenge Alè. La cerimonia è stata conclusa dalla presentazione del libro di Giacinto Bevilacqua e di Renato Bulfon “Cento Coppi”.
Frattanto Il Gs Olang domenica 12 ha concluso a testa alta la 27^ Corsa per Haiti nelle Valli del Torre e Natisone svoltasi a Cividale del Friuli (Udine) e valida come prima prova del Campionato Italiano. La compagine diretta da Angelo Pasqualin, nonostante le difficoltà causate dalle avverse condizioni atmosferiche, si è affermata grazie ai suoi 20 atleti. Ha preceduto l’Union Team Piemonte, il Team Granzon, la Ronchi Ciclismo e il Gruppo Sportivo Danieli.
Francesco Coppola
le foto sono di Luciano Parro