Le associazioni, anche non sportive, dotate di Partita Iva e le società sportive dilettantistiche possono intrattenere con Imprese, Società e Lavoratori autonomi dei rapporti commerciali di sponsorizzazione e/o prestazione di servizi pubblicitari.
Sotto il profilo fiscale la distinzione tra pubblicità e sponsorizzazione non ha molta rilevanza in capo all’associazione o società che viene sponsorizzata, essendo i proventi derivanti da tali rapporti, sempre e comunque, qualificati come “proventi commerciali”, da tassare sotto il profilo delle imposte dirette (Ires e Irap) e dell’Iva.
Qualora l’associazione o la società sportiva applichi il regime fiscale di cui alla Legge 398/91 potrà, inoltre, garantire al proprio sponsor la deducibilità del costo e la detraibilità integrale dell’Iva sulla sponsorizzazione, la quale dovrà essere riconosciuta dal Fisco quale “spesa pubblicitaria” entro il tetto annuo di Euro 200.000,00.
Ciò premesso, anche se non previsto da alcuna norma di legge, si ritiene opportuno fornire alcune utili indicazioni per tutelare sé stessi e il proprio partner commerciale, soprattutto in caso di controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria (Guardia di Finanza o Agenzia delle Entrate).
Fase 1 – Instaurazione del rapporto
Nella fase anteriore all’instaurazione del rapporto sarebbe opportuno rendere tracciabili gli scambi tra l’ente e lo sponsor (possibilmente via e-mail) al fine di dimostrare l’esistenza di un’effettiva attività negoziale tra le parti atta a definire oggetto, durata e corrispettivo del rapporto promozionale da instaurare.
I risultati della contrattazione andranno poi formalizzati tramite un contratto, redatto e sottoscritto dalle parti in causa in doppio originale. Per gli enti dotati di Pec si ritiene opportuno l’invio del documento scansionato via Posta elettronica certificata al fine di garantire allo stesso la “data certa” (tanto cara all’Amministrazione finanziaria).
Fase 2 – Attività durante il rapporto
L’associazione o società sportiva dovrà debitamente documentare, tramite materiale fotografico, brochures, filmati e altro, le attività svolte a favore dei propri sponsor consegnando loro, periodicamente, le prove dell’avvenuta sponsorizzazione.
Le attività svolte dell’ente dovranno tassativamente rispettare quelle previste nel contratto (ergo si ritiene non opportuna l’adozione di contratti con descrizioni generiche).
Da parte dello sponsor sarà opportuno il rispetto, sia nelle tempistiche che negli ammontari, dei pagamenti stabiliti a contratto, che dovranno a loro volta trovare corrispondente fatturazione da parte dell’ente. Sul punto si sottolinea l’opportunità di eseguire i pagamenti, salvo non si tratti di somme di esiguo ammontare, mediante l’utilizzo di strumenti tracciati (bonifico bancario, assegno, ecc.) così come per la fatturazione, se possibile, si suggerisce (anche fuori dai casi di obbligatorietà) il formato elettronico.
Fase 3 – chiusura del rapporto
Terminato il rapporto promo-pubblicitario, le associazioni e le società sponsorizzate potranno inviare ai propri partner commerciali la documentazione di riepilogo delle manifestazioni partecipate e/o organizzate nelle quali è stata svolta la sponsorizzazione con la consegna di eventuale altro materiale promozionale di supporto. Inoltre, l’ente potrebbe chiedere all’ufficio contabile del proprio sponsor la copia del mastrino contabile al fine di verificare la coincidenza tra i pagamenti ricevuti e le fatture emesse, così da individuare l’esistenza di partite ancora non saldate.
Dott. Enrico Savio
Referente fiscale FCI CR Veneto